Fumo di sigaretta e compromissione del sistema immunitario

feb 22, 2024

Il fumo è in grado di modificare le difese immunitarie per anni

Fumare danneggia il sistema immunitario per un lungo periodo, anche fino a 10-15 anni o più, causando infiammazione cronica nel corpo e compromettendo soprattutto la risposta immunitaria specifica contro l'attacco di batteri e virus.


Questa risposta immunitaria, fondamentale per la salute e la prevenzione delle malattie autoimmuni, viene stimolata dai linfociti T e B che circolano nel sangue e supportano la risposta immunitaria innata. Il danno è stato osservato da un gruppo di scienziati dell'Istituto Pasteur, guidato da Darragh Duffy, direttore della divisione di immunologia. Sembra che il danno causato dal fumo sia equivalente alla predisposizione genetica ad alcune malattie, all'eccessivo peso corporeo (cioè l'obesità) e all'herpes cronico.


Attraverso lo studio del sangue di 1.000 persone e l'esposizione a una vasta gamma di batteri e virus, i ricercatori hanno notato che gli ex fumatori mostrano una rapida "guarigione" del sistema immunitario innato, che attiva la prima difesa contro i batteri.


Tuttavia, hanno anche riscontrato una ridotta capacità di combattere infezioni anche dopo 10-15 anni dal momento in cui hanno smesso di fumare. Tra gli ex fumatori, aumenta il rischio di sviluppare malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide, il lupus e altre condizioni simili.



Secondo il rapporto pubblicato su Nature, il fumo ha un effetto epigenetico e dimostra che una parte del sistema immunitario ha una sorta di "memoria a lungo termine".


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